Acquafitness: 9 modi di allenarsi in acqua

Non è necessario spingersi fino alle teorie evoluzionistiche del paleontologo Neil Shubin, secondo il quale l’uomo discenderebbe dai pesci, per concordare sul fatto che l’acqua sia un elemento in cui muoversi con naturalezza persino se si è dotati di braccia e gambe. E non ci vuole nemmeno una laurea ottenuta nella più prestigiosa delle università per intuire che agitarsi e faticare dentro una piscina è all’apparenza meno faticoso ed esteticamente più gradevole che sudare sotto i pesanti carichi di una palestra tradizionale, ambiente in alcuni casi assimilabile a un red carpet dove sfoggiare vene catodiche, muscoli e glutei da paura, captando discorsi di un tenore assimilabile a quello del dibattito post-partita di una rete locale o dell’appassionata difesa del cocktail in discoteca. Superato il preconcetto dell’impenetrabilità della superficie di una piscina quando per le strade non si crepa dal caldo, gli sport acquatici generalmente e genericamente riuniti sotto la bandiera dell’acquafitness – dai corsi con o senza attrezzi alle lezioni con istruttore – sono affrontabili persino in inverno e guadagnano una serie impareggiabile di benefici relativi alle proprietà intrinseche dell’acqua.

Perché fa bene allenarsi in acqua

Mentre in palestra, specie in estate, si gronda di sudore o si subisce l’aria condizionata, avvertendo dieci volte il peso effettivo dei carichi di lavoro, l’allenamento in acqua – grazie a una migliore termoregolazione – riduce il senso di affaticamento muscolare, offrendo l’opportunità di aumentare il livello dell’esercizio, abbassando allo stesso tempo i rischi della disidratazione e dei colpi di calore. Dal punto di vista dello sforzo, inutile dire che l’assenza di gravità riduce la pressioni su articolazioni e colonna vertebrale, stimolando contemporaneamente la microcircolazione e sciogliendo le tensioni. Se però quello che ti interessa maggiormente è l’aspetto legato agli effetti alla prova dello specchio, ti farà piacere sapere che gli sport praticati in acqua tonificano e modellano il corpo. E spesso sono meno noiosi di quelli ripetuti invariabilmente al suono sferragliante della ghisa.

Inutile dire che tutto questo ha prodotto un’infinità di varianti di quella che comunemente chiamiamo…

Acquagym

Acquagym
Acquagym

Detta anche ginnastica nell’acqua – cosa che in effetti è – l’acquagym è un’attività dimagrante che si ispira a movimenti di aerobica, jogging e danza e ha effetti positivi sui glutei, sulle gambe e sul girovita. È particolarmente indicata alle persone sovrappeso e a quelle che combattono una lotto senza esclusione di colpi con la cellulite, che trovano nell’effetto idromassaggiante un potente alleato.

Acquafin

La disciplina che può trasformarti in un robocop subacqueo, creatura anfibia che compete esteticamente con i supereroi in tuta della Marvel, è un’evoluzione dell’acquagym, della quale rappresenta il livello superiore sul piano della resistenza, grazie all’utilizzo di supporti con alette applicabili alle caviglie e ai polsi, impiegati per aumentare l’intensità del lavoro. Aumentando la quantità di acqua spostata, il movimento diventa più duro. A seconda della parte del corpo a cui sono applicati, gli accessori incrementano la forza dei quadricipiti, della parte posteriore delle cosce, degli adduttori e degli abduttori e potenziano spalle, bicipiti e petto.

Acquadance

Sai nuotare? Bene.  Non sai nuotare? Ancora meglio. L’importante, nell’acquadance, è che ti piacciano la musica e le interminabili serate in pista sotto le luci stroboscopiche al ritmo di una cassa in quattro. Reggaeton, dancehall, hip-hop e ogni genere che abbia un potenziale trascinante sono la colonna sonora di una disciplina che – specie se praticata con l’ausilio di attrezzi galleggianti – promette di coinvolgere e tonificare tutto il corpo, rassodare la muscolatura e bruciare grassi. Per rimanere in tema, l’Acqua Zumba è una delle ultime varianti dell’acquadance in cui la resistenza dell’acqua fa il paio con musiche caraibiche, coreografie di gruppo, salti e tuffi (moderati. Insomma, niente bomba e carpiato). Ottimo per chi vuole dimagrire, ha un’azione tonificante su braccia, gambe, addome e pettorali.

Acquawalking

Acquawalking
Acquawalking

Un po’ meno estremo e adatto anche alle donne in gravidanza, l’acquawalking non è altro che una passeggiata in acqua su un tapis roulant o in libertà, con l’ausilio di attrezzi che stimolino la resistenza. Consigliato a persone con stasi-linfovenosa e cellulite, il lato subacquea della camminata garantisce un’azione antigonfiore della parte inferiore del corpo e la tonificazione di gambe e glutei.

Hydro-Gag

Sotto la guida di un istruttore che diventa signore e padrone della tua vita – si fa per dire –  l’hydro-gag non è una simpatica battuta in acqua ma un circuito che lascia poco spazio al sorriso: programmata sulle 3 fasi di hydrorunner, hydrorecile ed esercizi specifici per la zona addominale, la lezione impone ai partecipanti di cambiare postazione ogni 10-15 minuti.

Acquastep

L’apparentemente innocuo gradino in plastica che può in realtà evocare letali sessioni di allenamento si immerge nell’acqua e si aggancia sul fondo della piscina per mezzo di ventose, allestendo i presupposti per una pratica di salita, discesa e mantenimento dell’equilibrio che rassoda e tonifica cosce, glutei e la parte superiore del corpo, addominali compresi.

Acqua running

Acqua running
Acqua running

Perfetto per gli irriducibili della corsa fino a un certo punto – nel senso che va bene sudare ma l’insolazione anche no – l’acquarunning intensifica l’allenamento tradizionale- anche su uno speciale tapis roulant subacqueo – affiancando alla corsa la resistenza dell’acqua. Ottimo soprattutto come preparazione atletica e consigliato a chi vuole allenare il proprio apparato cardiovascolare.

Hydrobike

Hidrobike
Hidrobike

Probabilmente, nel momento di massimo sforzo, anche il più sfegatato fan dello spinning ha desiderato di catapultarsi con tutta la cyclette in acqua. L’hydrobyke avvera il suo sogno, trasportando l’intera lezione di spinning – bicicletta e musica comprese – in acqua. Oltre ai malati della pedalata criminale, la disciplina è consigliata alle persone in sovrappeso e a quelle con ritenzione idrica.

Acqua Fit Lates

Da effettuarsi preferibilmente in piscine con temperatura dell’acqua compresa tra i 22 ed i 24°C,  l’ Acqua Fit Lates unisce i vantaggi del Pilates alla pratica dell’attività fisica in acqua. Gli esercizi – a seconda della cui natura, la pratica richiede acqua alla vita, sotto al petto o totale immersione – sono quelli classici con varianti e adattamenti imposti dall’ambiente di lavoro, mentre l’acquatube e le corde di separazione delle corsie sono gli strumenti utilizzati.

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